Un recinto vivo. Come essere l'artista del proprio cortile??
Così come il primo impatto in un teatro è il sipario, in un cortile abbiamo il recinto. C’è chi lo fa con una rete di ferro, con la pietra o di legno. Ma il più attraente è il recinto vivo. Si può utilizzare anche all’interno del cortile, per racchiudere gli orti, la zona riposo, ecc. Protegge da emissioni tossiche e dai rumori provenienti dall’esterno, ripulisce l’aria dalla polvere, aiuta a creare un microclima nel cortile.
Un recinto vivo può essere tanto elegante quanto la più deliziosa aiuola. Si possono combinare cespugli potati con alberi che crescono liberamente. In questo disegno ne sono presentati diversi tipi.
A nord del cortile un recinto più alto protegge il giardino e l’orto domestico dai venti freddi. L’alternanza di alberi di varie forme con fogliame e diversi tipi di frutti offre l’opportunità di creare composizioni espressive (nella figura sopra).
Recinto che cresce alto e liberamente: serenella, filadelfo, tuia, olivello spinoso – Protegge molto bene il territorio da occhi indiscreti e non richiede potatura (sulla destra).
In un recinto di media altezza è possibile utilizzare cespugli sotto misura e erbe pluriennali (a destra del cancello).
Un recinto basso formato da cespugli sempreverdi da al cortile un certo tocco di severità. Ma tale composizione richiede una potatura regolare (a sinistra).
Ma in generale un recinto vivo che cos’è? E’ una linea di cespugli da bacca o decorativi che vanno poi a formare un “solido muro”. A seconda delle tecniche possiamo distinguere due categorie: stabile o che cresce liberamente.
Nel primo caso, mediante una regolare potatura, diamo ai cespi delle precise forme geometriche. E’ quindi possibile creare i recinti più bassi (30 cm), quelli di media altezza, fino ad arrivare a muraglie alte 3 m. La cura di tali recinti richiede molto lavoro ed anche specifiche conoscenze e tanta pratica, specialmente nella potatura. Inoltre anche le implantazioni risultano più costose perché richiedono più materiale.
Nel secondo caso abbiamo uno o più strati di cespugli (da bacca o decorativi) o alberi bassi. In confronto al recinto stabile, diminuisce gradualmente anno per anno il lavoro che gli si deve dedicare. Inoltre nel caso di deperimento di un a qualche pianta non diventa un evidente carenza estetica come nel primo caso. La grande e specifica varietà di cespugli meravigliosamente in fiore che differiscono in altezza, durata della fioritura, forma e colore dei fiori e delle foglie, da la possibilità di creare composizioni espressive con una gamma di colori che cambierà con le stagioni.
Condizioni per la coltivazione
Un recinto vivo richiede dello spazio libero. Sotto degli alberi già presenti si sviluppa malamente. Solo pochi cespugli possono sopportare la costante presenza di ombre da sopra di essi. I recinti stabili impegnano uno o due strati di cespugli. Dopo le implantazioni bisogna innaffiare e diserbare attentamente. Una potatura effettuata subito dopo le implantazioni crea le basi per il nostro futuro cespuglio. Tagliare le piante ad un’altezza di 15-20 cm permette di generare una superficie di foglie sufficiente per formare una solida parete. Frutici sempreverdi o di conifere non vanno potati, semplicemente bisogna prendersi cura delle parti danneggiate. La potatura successiva contribuisce alla forma e risolve il problema inerente la qualità della siepe. Di solito viene effettuata il secondo anno dopo le implantazioni, cercando di creare un longevo viluppo, ben sviluppato e dai rami ben piazzati. Si sviluppa un cespuglio di piante laterale per tutta l’altezza. Quando la vostra siepe raggiunge l’altezza desiderata, va effettuata una rigenerante e ricostituente potatura che fa mantenere le sembianze al recinto.
La larghezza dei recinti a crescita libera dipende ovviamente dallo spazio a disposizione. Qui la manutenzione è molto più semplice. Dopo le implantazioni le piante vanno potate per essere irrobustite. Poi, solo quando alcuni rami cominciano ad invecchiare, va fatta una potatura di ringiovanimento. Una corretta selezione di piante e gradi è la chiave per il successo di questo tipo di recinto. Le piante devono essere abbastanza durature, forti contro le malattie, i parassiti ed il gelo (se capita).
La prima preoccupazione è per i recinti stabili, i quali crescita e sviluppo procedono più lentamente e il decesso di un cespo ne interrompe, essenzialmente, la composizione.
Recinti alti più di 3 m (1 pianta in 1 m): acero; ciliegio, tiglio, pino, tasso, ecc ecc.
Tutto dipende dalle preferenze e dalla fantasia, potete essere voi gli artisti del vostro cortile. Questi consigli possono essere utili, possono darvi delle idee, ma siete voi i veri creatori, potete realizzare un dipinto riempito di diversi colori, forme, odori ed anche gusti! Questa è vera arte, viva ed immortale – seguite il vostro cuore.
Bellissimo questo articolo! Grazie Paradisi, infatti mi avete cambiato le prospettive. Non avrei mai pensato infatti che si potesse tirare fuori qualcosa di cosi vitale da un semplice recinto!