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La moglie dea
Questa è una sorta di parabola tratta dal settimo libro di V. Megre (Anastasia) chiamato "L'energia della vita". In Italia non è stato tradotto e così ci siamo fatti coraggio e c'abbiamo provato noi. Abbiamo cercato di rendere al meglio la poeticità della scrittura originale e, sperando di essere riusciti nell'intento, vi auguriamo buona lettura!


(…)
- Già da non più di millecinquecento anni fa esistevano persone che erano in grado di capire le proprietà e le energie del pensiero umano. E ci sono racconti allegorici che ne parlano. Vuoi che te ne dica uno?
- Si.
- Lo tradurrò dal linguaggio antico a quello contemporaneo e gli oggetti saranno riadattati come quelli moderni. Affinché sia tutto più comprensibile.
 (…)

***
Vivevan sulla Terra degli ordinari moglie e marito, Elena ed Ivan.
Il marito tornava dal lavoro, sedeva sulla sua poltrona, leggeva il giornale. Sua moglie, Elena, preparava la cena. Servendo la cena, brontolava, sul fatto ch’egli non facesse mai dei lavori in casa, guadagnasse troppo poco denaro. Ivan era irritato da quel brontolio ma non le rispondeva rudemente. Dentro di se pensava: "Lei stessa è sciattona e disordinata, e dice a me cosa devo fare. Quando eravamo sposati di fresco era diversa… Bella… Tenera…”
Una volta, durante uno dei suoi brontolii, Elena ha chiesto ad Ivan di gettare la spazzatura. Senza alcuna voglia, Ivan ha distolto gli occhi dalla TV ed è andato fuori. Tornando, s’è fermato prima della porta e nei suoi pensieri s’è rivolto a Dio:

"Oh Dio, oh Dio! La mia vita è diventata così incompleta. Veramente devo trascorrere la mia breve esistenza con una moglie così sciatta e brontolona? Non è vivere, questo. Solo soffrire.”
Ed improvvisamente ha cominciato a sentire l’indistinta voce di Dio:
"Potrei aiutarti nella tua sventura, figlio mio e darti una splendida dea come moglie. Ma poi i tuoi vicini noterebbe l’improvviso cambiamento e ne sarebbero enormemente sbalorditi. Facciamo così, cambierò tua moglie a poco a poco, le trasfonderò lo spirito di una dea e la farò apparire più bella. Ma ricordati: se vuoi vivere con una dea, la tua vita deve diventare degna d’una dea.”
"Grazie Dio. Ogni uomo lo farebbe, per una dea. Ma dimmi solo una cosa: quando comincerai con I cambiamenti in mia moglie?”
"Un pochino anche adesso. Ed ad ogni minuto che passerà ci sarà un cambiamento.”

Ivan è rientrato in casa, s’è seduto sulla sua poltrona, ha preso il giornale ed ha acceso di nuovo la TV. Ma non riusciva a concentrarsi ne sulla lettura ne sul programma televisivo. Era così impaziente di scoprire se sua moglie fosse già veramente un po’ cambiata!

S’è alzato in piedi, ha aperto la porta della cucina, appoggiandosi con una spalla allo stipite ha cominciato ad osservare attentamente sua moglie. Lei gli dava le spalle, mentre lavava i piatti dopo cena.

Elena ha avvertito lo sguardo su di lei e, girandosi, ha incrociato lo sguardo di Ivan. Ivan continuava ad osservarla e pensava: "No, nessun cambiamento è ancora avvenuto…”
Elena, notando una inusuale attenzione da parte di suo marito, confusamente s’è aggiustata una ciocca di capelli, le si sono arrossite le guance un poco ed ha chiesto:
"Ivan, come mai mi fissi così attentamente?”
Il marito non sapeva cosa rispondere e, lui stesso confuso, ha detto:
"Magari vorresti un aiutino con i piatti?”
"I piatti?... Aiutarmi?...” Richiese lei piano, di rimando,  togliendosi il grembiule sporco.  "Ho già finito, ma grazie…”
"Oh, ma come fa a cambiare così in fretta davanti ai miei occhi…” Ha pensato Ivan "Improvvisamente è diventata più bella.” Ed ha cominciato ad asciugare i piatti.

Il giorno dopo, appena finito di lavorare, Ivan era impaziente di tornare a casa. Non poteva aspettare di vedere i piccoli cambiamenti che stavano avendo luogo nella sua moglie che da brontolona diveniva una dea. "E cosa farò se già troverò in lei tanto di una dea?? Io non ho cambiato ancora nulla in me… Provo a prenderle dei fiori, non si sa mai, non voglio fare brutta figura con una dea.”

Ivan ha aperto la porta e s’è introdotto timidamente in casa. Aveva di fronte a lui Elena, nel suo vestito da sera, comprato un anno prima. I suoi capelli erano tutti ordinati e contenuti da una bella fascia. Confuso ed impacciato Ivan le ha dato i fiori, mai distogliendo lo sguardo da lei. Lei ha preso i fiori sospirando un po’,  ha abbassato le ciglia ed è arrossita.
"Oh ma che belle ciglia hanno le dee! Che carattere mansueto hanno! Quale inusuale bellezza fuori e dentro!” Ha pensato Ivan e, sospirando a sua volta, ha guardato il tavolo tutto apparecchiato col servizio buono, illuminato dalla luce di due candele. Vedeva due bei calici ed il cibo richiamava con divini profumi.
Ivan s’è seduto a tavola. Di fronte a lui s’è seduta Elena che però, improvvisamente, s’è rialzata, dicendo:
"Scusami, ho dimenticato di accendere la TV! E t’ho comprato i giornali di oggi.”
"Non ho bisogno di TV e giornali. Dicono sempre le stesse cose” Ha risposto Ivan francamente "Dimmi piuttosto, come vorresti spendere la giornata di domani, sabato?”
Elena è rimasta completamente di stucco ed ha chiesto a sua volta: "E tu?”
"Ho comprato due biglietti per il teatro. Ma magari durante il pomeriggio ti piacerebbe andare per negozi?  Se andiamo a teatro dobbiamo prima comprarti un vestito degno!”
Ivan s’era quasi lasciato sfuggire "Degno d’una dea”. Confuso l’ha guardata di nuovo e di nuovo ha sospirato. Una dea sedeva di fronte a lui, a tavola. Il viso di lei splendeva di felicità e gli occhi le brillavano. Ivan pensava dentro di se:
"Oh Dio, quanto sono meravigliose le dee! E se mia moglie migliora sempre di più ogni giorno, sarò io degno d’una dea?” Ed improvvisamente un altro pensiero lo ha trafitto "Non devo perdere tempo! Finché la mia dea è ancora qui con me. Devo chiederle, o meglio, implorarla di avere un bambino da me. Il figlio mio e di una meravigliosa dea!”
Elena ha dunque chiesto al marito: "A cosa stai pensando mio caro Ivan? Ti vedo ansioso…”
Ed infatti lui era molto ansioso, non sapendo come svelarle l’arcano. Non è uno scherzo il chiedere un figlio ad una dea! Dio non gli aveva promesso un simile dono. Non sapendo proprio come fare, Ivan s’è alzato in piedi, tirando la tovaglia. Arrossendo ha pronunciato:
"Non  so… Se posso… Ma io… Volevo chiederti… Già da molto tempo… Si, vorrei un figlio da te mia meravigliosa dea.”
Lei, Elena, si è avvicinata al marito Ivan. Dal suo occhio colmo d’amore è uscita una lacrima che si è andata a posare sulla rosea guancia. Appoggiando una mano sulla spalla di Ivan, riscaldandolo col suo rovente respiro.

"Oh, quella è stata la notte! E poi il mattino! Ed ogni giorno fino ad oggi! Che bella la vita con una dea!” Penso Ivan mentre vestiva il secondo nipote per una passeggiata.

(tradotto da: paradisiverdi)
Categoria: Storie ed allegorie | Aggiunto da: paradisiverdi (22.03.2010)
Visto: 4300 | Comments: 1
Commenti in totale: 1
29.01.2012
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La ringrazio molto !





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