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| Home » 2010 » Marzo » 27 » Abitazioni ecologiche al posto delle trivelle
Abitazioni ecologiche al posto delle trivelle | 01:06 |
Case ecologiche al posto dei pozzi di petrolio. È quanto prevede il Pgt, Piano di governo del territorio in fase di adozione, di Olgiate Molgora per quanto riguarda il comparto di Bagaggera, nel cuore del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, su cui i vertici dell’australiana «Po Valley» avevano messo gli occhi per innalzare trivelle a caccia di oro nero. L’area, che si estende su una superficie di oltre 30 mila metri quadrati un tempo ospitava un allevamento zootecnico, ma adesso è abbandonata.
L’intenzione dell’Amministrazione del sindaco Alessandro Brambilla è di trasformarne la destinazione d’uso e renderla edificabile a fini residenziali. Se il progetto andrà in porto non accoglierà però palazzine normali, bensì appartamenti di ultima generazione, completamente autosufficienti dal punto di vista energetico. Dovranno quindi essere dotati di pannelli solari e fotovoltaici, impianti per il recupero delle acque e di quanto la tecnologia moderna e i criteri della bioarchitettura oggi mettono a disposizione per rispettare l’ambiente. Il terreno è certamente appetibile, per la posizione in mezzo al verde e le volumetrie sfruttabili che dovrebbe consentire l’insediamento di un centinaio di persone. È prevista pure la creazione di un parcheggio da una settantina di posti dove lasciare le auto per tutti gli escursionisti che ogni fine settimana decido di trascorrere il pomeriggio a contatto con la natura, ma anche una struttura ricettiva per l’ente Parco. «Vogliamo lanciare un concorso di idee per sfruttare il lotto - spiega lo stesso Brambilla - Il tutto dovrà essere fatto a regola d’arte e nel rispetto dei vincoli paesaggistici». Inizialmente la proposta degli attivisti del comitato civico «No al pozzo» che hanno costretto i cercatori di greggio alla resa avevano proposto una sorta di campo sperimentale per la produzione di energie rinnovabili, ma l’ipotesi è parsa troppo difficile da attuare e anche onerosa. LA SVOLTA comunque non si discosta poi di molto dall’obiettivo di dimostrare che lo sviluppo sostenibile è possibile e che del petrolio si può fare a meno. Le tavole sono già pronte. Adesso non resta che attendere che lo strumento urbanistico passi il vaglio del Consiglio comunale e diventi legge. «Sino ad ora siamo riusciti a respingere tutti gli assalti dei petrolieri - continua il primo cittadino - Purtroppo temo che altri torneranno alla carica. In questo modo elimineremmo anche uno dei siti più appetibili per installare le torri di trivellazione. Crediamo sia una buona soluzione per tutte le parti in causa».
Tratto da: ilgiorno.ilsole24ore.com
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Aggiunto da: paradisiverdi
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