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L'antica arte della salute dentale
Raccomandazioni generali
La bocca è una delle parti meno protette del corpo. Non è protetta da peli o cute spessa. Inoltre vi sono denti che non hanno un ricambio, come succede alle unghie. La bocca è la più facile via d’accesso di infezioni nell’organismo. Carie e piorrea possono addirittura causare altri malanni come artrite, endocardite, disordine funzionale di occhi, naso, orecchie, ipertonia, tossine nel sangue, ecc. Ma d’accordo, ora basta spaventarvi! Sappiamo tutti quanti quanto la bocca sia importante. Una cosa da notare è che i denti dei nostri nonni erano, ai loro tempi, molto più forti. Questo può essere dipeso dal fatto che cibo ed ecologia fossero migliori. Una volta una ragazza che conosco ha chiesto a sua nonna come fosse riuscita a conservare i denti in forza fino alla sua veneranda età e questa è stata la risposta: “Non lo so, quel che posso dire è che ho sempre mangiato quel che veniva dall’orto e sempre bevuto acqua sorgiva”. Questo è interessante. Va comunque detto che i metodi di cura dentale erano differenti. Non c’erano quei dentifrici ultrachimici che pubblicizzano al giorno d’oggi come dei prodotti miracolosi e, se solo la metà di ciò che dichiarano fosse vero, non esisterebbe più. Coloro che dimenticano il passato non hanno futuro, dicono. Quindi, voltiamoci all’indietro per un po’.
In molte nazioni si usava come spazzolino del soffice materiale di origine vegetale dalle capacità astringenti. Fra i materiali utilizzati: pollone di pero, arancio o albero di tiglio. Gambo di sedano, carota. Getti di ribes, viburno, sorbo, pino, ecc. Il bastoncino doveva essere lungo 15-18 cm con diametro di 5-6 mm ed assolutamente da un fresco vegetale. Se un po’ secco, bisognava bagnarlo in acqua. Un estremo del bastoncino doveva essere masticato per ottenere una specie di spazzola. A proposito, masticare il bastoncino è un buon esercizio per rendere i denti più forti. Vedete, una volta tutto aveva un senso. Non come adesso dove le cose si fanno senza neanche saperne il perché e, spesso, senza pensarci per neanche mezzo secondo. Tornando alla nostro avo dello spazzolino, dopo 2-3 volte andava sostituito.
All’apparire di paradentosi, l’antica medicina orientale consigliava di massaggiare le gengive con le dita, utilizzando un mix di sale marino, olio vegetale e cenere ottenuta bruciando buccia di melanzana. Lo yoga da lo stesso consiglio, in assenza di bastoncini. Consigliato anche l’uso di crusca di grano, ritenuto uno dei mezzi migliori per pulire i denti.
I naturologi sostengono che per evitare o fare in modo che la carie si sviluppi di meno, sia importante nutrirsi regolarmente con verdure crude e frutta. Una ricerca giapponese è giunta alla conclusione che per preservare i denti sia fondamentale bere una tazza di the verde dopo ogni pasto. Pare che fermi la riproduzione di microorganismi che ne corrodono lo smalto.
Ora alcune ricette di medici naturalisti
Si raccomanda di lavarsi i denti due volte al giorno, mattina e sera. Inoltre sarebbe buona abitudine risciacquarsi i denti dopo ogni pasto. Si può sostituire il dentifricio con un miscuglio di bicarbonato di sodio e sale, in eguali proporzioni. Il bicarbonato di sodio fa in modo che l’acido alcalino si bilanci durante l’ossidazione e impedisce il marcire di denti e gengive. Il sale aggiunge soluzione ipertonica, tira fuori il pus, rimanenze di cibo e microbi dalle gengive.
Per il risciacquo si raccomanda:
- Infuso di celidonia: 1 cucchiaino di foglie essiccate sminuzzate (o radici), versate 1 bicchiere (200 ml) di acqua bollente e lasciate infondere per 20 minuti. Sciacquate 1-2 volte al giorno ma senza berlo.
- Acqua all’aglio: 1 spicchio d’aglio, che va pestato, versate acqua bollente e lasciate infondere per 15-20 minuti e tenetelo alla temperatura di 40°C. Ideale sarebbe effettuare un risciacquo con celidonia la mattina e con aglio la sera.
- Infuso di corteccia di quercia: In 200 ml d’acqua bollente fate ribollire mezzo cucchiaino di corteccia per 2-3 minuti. Poi lasciate in infusione per 15-20 minuti e sciacquate la corteccia. Molto valido per gengive sanguinanti.
Tutti i metodi di risciacquo descritti favoriscono la cura e la prevenzione di mal di gola, stomatite, paradentosi, gengivite e carie.
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Categoria: Salute | Aggiunto da: paradisiverdi (21.07.2009)
| Autore: paradisiverdi
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