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Il linguaggio come base ed indice della perfezione
Come
si può dedurre dal titolo di questo articolo, parliamo di linguaggio.
Abbiamo deciso di pubblicare un articolo così grosso ed importante
perché nei giorni in cui viviamo e nel paese in cui viviamo questa è
diventato un problema grosso. Sicuramente in molti non ci vedono nessun
problema, certe parole o certi toni sono all'ordine del giorno, perché è
così che si vive ogni giorno. Ma questo articolo è indirizzato proprio
alle persone che vogliono cambiare la propria vita (e come sappiamo, con
questo cambiamo un po' anche il mondo) in meglio. Indubbiamente questo
articolo è valido per tutti. Tramite
questo articolo cogliamo anche l'occasione per spiegare una frase
contenuta nel progetto, ovvero che una delle regole dell'ecovillaggio è
l'assenza del turpiloquio.
Grazie per la vostra attenzione e... Cresciamo insieme!
***
Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. In lei era la vita; e la vita era la luce degli uomini. (Vangelo di Giovanni 1:1; 1:4)
Si vive come si parla. Nella psicologia buddista, si dice che la principale fonte di perdita di energia sia il linguaggio. La religione cristiana insegna: "Non è ciò che entra nella bocca che contamina l’uomo, ma è quel che ne esce a contaminarlo” (Matteo 15:10-20) Anche se alcuni usano questa espressione per giustificare le proprie abitudini alimentari, che ricordano per molti aspetti le abitudini alimentari del maiale – "mangia tutto quello che vuoi, tutto quello che vedi". Molti devoti e santi se ne andavano via in posti desolati per fare in modo che niente potesse incoraggiarli a partecipare a discorsi vuoti. I Veda definiscono i discorsi vuoti "prajalpa”. E proprio questi rappresentano una delle principali barriere sulla via del progresso spirituale e materiale. La prima valutazione di una persona la diamo per il modo in cui parla. Il linguaggio definisce una persona. Praticamente ogni persona che si interessa allo yoga, alla filosofia orientale e alla psicologia, conosce il nome del saggio Patanjali e la sua monumentale opera sullo Yoga - "Yoga Sutra". Ma in pochi sanno che, prima di tutto, egli ha scritto lavori non meno encomiabili dedicati al parlare ed alla medicina: "Patanjali Bhashya" e "Charaka", rispettivamente. "Patanjali Bhashya”, essendo un commento sulla grammatica di Pāṇini, insegna come parlare correttamente e come costruire il proprio linguaggio. Esiste uno stretto legame tra la mente ed il linguaggio, mente e corpo, mente e anima. Corpo sano, mente sana e linguaggio sano creano una personalità armonica. La ricerca moderna ha dimostrato che gli errori in un discorso non sono casuali. Hanno una profonda connessione con lo sviluppo mentale. Balbuzie e impappinamenti appaiono in un discorso quando c'è un grave disordine emotivo. Praticamente tutte le malattie sono psicosomatiche per natura. Ogni persona in cerca della perfezione, deve diventare, in primis, - medico, che cura il proprio corpo, secondo - uno specialista in grammatica, che presta attenzione al proprio modo di parlare, e terzo - un filosofo, che pulisce la propria mente e viene a conoscenza della Verità assoluta. Nella vita di un uomo in questo modo non può esserci spazio per i malanni fisici, l'indifferenza verso la conoscenza di sé stesso e per i discorsi disordinati. Proprio questo tipo di persona veniva definita, dal saggio Patanjali, come yogi. E qualunque tipo di yoga, qualunque tipo di pratica spirituale, costruisce una persona, tutto quanto sopra vale per lui in pieno. Dal modo di parlare dipendono salute e ricchezza materiale. E questo vale non solo per le persone spirituali, ma anche per coloro che vogliono avere successo materiale. La capacità di parlare ed ascoltare viene molto seriamente studiata in tutte le scuole di business. Anche nel mondo criminale, per salire nella gerarchia del gruppo, una persona deve essere in grado di controllare la propria lingua. In sostanza viene messa in pratica la citazione del Buddha circa il fatto che si possa ferire con una parola. Tre minuti di rabbia possono distruggere un'amicizia decennale. Le parole determinano molto il nostro karma. Può anche succedere che dopo essersi sviluppata spiritualmente anche per 10 anni, fatto opere di carità, ecc., una persona possa perdere tutto su tutti i livelli e degradarsi a forme inferiori di vita, semplicemente insultando una grande personalità. L'astrologia vedica dice che il pianeta "ombra” Ketu sia responsabile degli insulti. Ketu è un pianeta che dà subito una reazione, spesso istantaneamente. Ketu dà anche la liberazione. Ma nell'aspetto negativo. Esso punisce il linguaggio offensivo e irrispettoso, rapidamente può privare una persona di ciò che ha raggiunto spiritualmente e materialmente. Nella civiltà vedica, a tutte le persone, viene insegnato molto a monitorare con attenzione il proprio linguaggio. Quando un uomo non parla, è difficile conoscerlo. Uno stolto può essere distinto da un saggio non appena apre bocca. Il linguaggio ha una energia molto forte. I professionisti energetici dicono che, per esempio, le persone che comunicano tramite oscenità, maleducazione ed in maniera offensiva, in una parte del corpo sottile ricevono subito una specie di macchia nera, che in un anno o due potrebbe trasformarsi in malattia.
Un discorso è una manifestazione di vitalità (potere della vita)
Abbiamo il dono della parola principalmente per attuare la lettura di preghiere, mantra e argomenti di discussione, approssimandoci al divino. Si può anche discutere di questioni pratiche, comunicare coi propri cari. Ma, soprattutto, non esagerare. L’Ayurveda dice che il linguaggio è una manifestazione del prana. Ed il prana è una energia vitale, energia dell’universo. Più prana c’è e più sana è la persona, ha più successo, carisma ed armonia. Quindi, prima di tutto, il prana si consuma quando la persona parla. Soprattutto quando critica qualcuno, condanna, avanza pretese, bestemmia. Secondo le statistiche, il 90% di tutte le liti sono dovute al fatto che stiamo parlando male di una persona. Il maggior successo lo ottengono le persone che parlano bene e sono in grado di controllare il proprio linguaggio. Il Bhagavad-Gita dice che l’ascetismo del discorso è la capacità di dire la verità in maniera piacevole. Le persone che sono maleducate nel modo di parlare, in tutte le gerarchie ottengono gli ultimi posti. Questo vale generalmente per tutti i paesi. Considerate che i paesi con una alta cultura del parlare hanno più successo – ad esempio Giappone e Germania. Anche se ora possiamo osservare una degenerazione culturale, che comprende la degradazione della cultura e del linguaggio. E questo colpisce l'economia e la vita spirituale in generale. In Oriente, l'uomo che elementarmente non riesce a controllare la propria lingua è considerato molto primitivo, anche se costui può essere un professore in Occidente.
Il Karma è determinato dai nostri discorsi
E 'importante ricordare che quando critichiamo qualcuno, prendiamo su noi stessi il karma negativo e le cattive qualità del carattere di questa persona. Così è la legge del karma. E nello stesso modo prendiamo le qualità della persona che veneriamo. Pertanto, i Veda ci chiedono di parlare di Dio e dei santi, e venerarli. Questo è il modo più semplice per ritrovare le qualità divine. Ovvero, se volete avere qualche qualità, basta leggere di qualche santo che le possedeva o discuterne con qualcuno. E’ stato osservato già da tempo che si ottiene la qualità della persona alla quale si pensa e, quindi, si parla. Pertanto, anche gli psicologi occidentali consigliano di pensare e parlare della gente di successo e armoniosa. Ma più noi abbiamo egoismo, e più è difficile per noi parlare bene di qualcuno. Dobbiamo imparare a non criticare nessuno. Ho avuto un paziente che, secondo un oroscopo, ad un certo anno avrebbe dovuto cominciare ad essere malato gravemente. Ma ciò non mi stupiva. Gli ho chiesto poi cosa avesse cominciato a fare. Mi ha risposto che aveva fatto una promessa a se stesso: non criticare mai nessuno. E mi ha detto di aver veramente notato che la sua vita fosse migliorata, la sua pratica spirituale cominciava ad andare verso un nuovo livello. Chi ci critica, ci dà il suo karma positivo e prende il nostro cattivo. Pertanto, i Veda hanno sempre creduto che fosse molto buono venire criticati. Che rapporto c’è fra il linguaggio ed il karma? Nel Mahabharata è scritto che se si ha qualcosa di pianificato, qualcosa che si vuol fare, non bisogna parlarne a nessuno. Una volta che se ne è parlato, si ha l’80% di probabilità in meno che accada, soprattutto se si ha condiviso la cosa con una persona invidiosa o avida. Perché le persone che parlano poco e ponderatamente, raggiungono più risultati? Essi non disperdono energie. Un'altra regola semplice associata al linguaggio - se si è fatto qualcosa di buono, e poi ci si è vantati di questo con altri, in questo momento si perdono il karma positivo e tutti i frutti che sono stati guadagnati con tale atto. I millantatori ottengono poco. Pertanto, non ci si dovrebbe mai vantar dei successi, perché in questo momento perdiamo tutti i progressi che sono stati guadagnati precedentemente. Quando invece si fa l'elemosina, non sappia la mano sinistra ciò che fa la destra, affinché l’atto di elemosina resti segreto; ed il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. (Matteo 6:3; 6:4)
I pensieri determinano la parola
Una storia vera: uno studente arriva dal suo insegnate e chiede:
- Lei consiglia di vivere con la mente aperta. Ma in questo modo la mente potrebbe volarsene via, non è così?
- Serra bene la bocca, ben stretta . E tutto andrà bene.
I pensieri determinano la parola, quindi è importante non pensare male di nessuno. Più pensieri caotici si hanno in testa e tanto più si manifestano nel linguaggio e più sarà disordinato un discorso. Chi pensa con chiarezza, parla con chiarezza. Esiste anche un altro livello: imparare ad accettare le critiche. Più basso è il livello di una persona e più giustificazioni sentirete da essa. Anche avendo commesso il crimine più atroce tale persona, senza neanche arrossire, saprebbe giustificare se stessa. Ho condotto seminari nelle carceri, tra cui anche coi criminali più pericolosi, sono rimasto molto sorpreso dal fatto che quasi nessuno si considerasse colpevole. Uno degli indicatori principali di un uomo che è ad un alto livello di sviluppo è caratterizzato dal fatto che egli tranquillamente accetta delle critiche.
Le regole per un discorso ragionevole
Parentesi lirica:
In una caverna 3 yogi stavano meditando. Improvvisamente sentono un suono prodotto da un animale. Uno dice:
- Era un muflone.
Passa un anno. Il secondo yogi dice:
- No, era una mucca.
Passa un altro anno. Il terzo dice:
- Se non ve la smettete di bisticciare me ne vado.
La prima regola per avere un linguaggio intelligente: prima di dire qualcosa di pungente, contare fino a 10. Questo può sembrare sciocco. I primi tempi si riuscirà a malapena a contare fino a 3. Ma d'altra parte, rispondendo dopo una pausa, la risposta potrebbe risultare molto più saggia, perché la prima cosa che viene in mente quando si viene criticati o biasimati è di giustificarsi e di reagire rudemente in risposta. Di conseguenza, bisognerebbe imparare a contare fino a 5-10 secondi e pensare prima di rispondere. Oltre ad altre cose - si porterà verso il basso del calore emozionale non necessario. Una persona che è impegnata nella realizzazione di sé, parla molto poco ed è pensierosa. Ho letto biografie di alcune grandi personalità, che non hanno mai risposto immediatamente alle accuse e, in generale, hanno cercato di non dire mai nulla in stato di rabbia. Ma hanno sempre rinviato la discussione ad un altro giorno o addirittura a quando si fossero calmati. Perché sapevano che, fino a quando la rabbia e la frustrazione avrebbero influenzato il loro linguaggio, le conseguenze sarebbero state tristi, e a volte semplicemente devastanti. La seconda regola per avere un linguaggio intelligente: non c'è bisogno di andare agli estremi. Dio è nei dettagli e Satana negli estremi. Non è necessario promettere "Sarò muto come un pesce". Soprattutto se per natura si è dei brillanti estroversi, ci si può solo far del male. Se la natura psico-fisica di una persona la fa parlare molto, e quindi in maniera tale che tale persona e quelli che la circondano ricevano il messaggio. Quindi, bisogna essere aperti e cordiali, e per di più – vivere consapevolmente. E’ importante ricordare che il nostro livello è determinato dalle piccole azioni insignificanti - come reagiamo alla maleducazione nei negozi, quali emozioni cominciano a riempirci, quando siamo "ingiustamente" criticati, ecc.
Tre livelli di discorso
Se ad un uomo di elevato livello spirituale (Satva-Guna – virtù), viene detto qualcosa di cattivo su qualcuno oppure egli vede o sente qualcosa di profano, egli potrebbe anche cominciare a sentirsi male fisicamente. Egli potrebbe avere una sensazione come se gli fosse stato fisicamente versato del fango addosso. Tale persona dice sempre e solo la verità, ed in maniera piacevole. Consapevolmente dice ogni parola ed ogni parola porta armonia al mondo. In ogni suo discorso c’è molto umorismo innocuo, spesso su se stesso. Queste persone sono quasi sempre sane e felici. Solo che all’inizio potrebbe essere difficile trattenersi da dichiarazioni sciocche o non essere coinvolti in una conversazione stupida. Le persone che vivono nella passione (raja-guna) sono molto sensibili alle critiche nei loro confronti, possono parlare per ore di argomenti legati al sesso, denaro, la prosperità economica, la politica, shopping, se stessi, vari gossip su qualcuno, ecc. Di solito parlano velocemente. Il loro umorismo è spesso volgare, è associato al sesso. In genere, prima di una conversazione si sentono soddisfatti e sollevati, ma dopo aver conversato possono sentirsi un po’ svuotati. E più alto è il livello di coscienza, più forte è questo sentimento. Questo stile di linguaggio conduce al degrado su tutti i livelli. Coloro che vivono nell’ignoranza (Tama-Guna) si distinguono per il fatto che i loro discorsi sono pieni di insulti, ricorsi, condanne, minacce, parole oscene, ecc. Tutte le parole sono intrise di rabbia e di odio. Quando una tal persona apre la bocca, appare la sensazione che la stanza sia piena di odori sgradevoli. Queste persone tendono consapevolmente o meno a provocare gli altri, cercando di evocare in loro le energie di rabbia, irritazione, risentimento, invidia, poiché sono sintonizzati su questa onda, e si nutrono di queste emozioni inferiori distruttive. Il loro umorismo è "nero", pieno di bullismo e gioia nei confronti del dolore di qualcun altro. Queste persone vengono sanate dall’universo tramite colpi pesanti del destino e della malattia. Possono sviluppare delle malattie mentali. Di solito raramente possiamo incontrare persone di un livello puro. Più spesso di tipo misto, ma anche durante la vita il livello di una persona può oscillare, venire modificato.
Questo dipende da:
- la società che si sceglie - il lavoro, il riposo... Ad esempio, cominciando a comunicare con una persona che vive nella passione, entro pochi minuti si potrebbe scoprire di essere attivamente impegnati in un dibattito politico. Anche se solo 10 minuti prima non se ne aveva interesse alcuno. - i luoghi. Per esempio, nei casinò, discoteche e pub, in giro per le bancarelle, in un qualche covo di tossicodipendenti, è molto difficile immaginare qualche discussione più o meno spirituale. Se un luogo è intriso di passione ed ignoranza, il linguaggio ne deriverà di conseguenza. - l’ora. Per esempio, dalle 21:00 alle 02:00 è tempo di ignoranza, e quindi proprio in questo lasso appare la voglia di andare in un luogo di ignoranza, guardare un film ignorante, parlare con degli ignoranti, nel migliore dei casi, circa un argomento appassionante. La mattina è più saggia della sera - dice la la saggezza popolare. E’ stato notato già da tempo che di qualcosa del quale si è discusso di sera/notte (soprattutto se si tratta di decisioni), poi se ne è sentito pentimento di mattina o, almeno, lo si è visto in una luce diversa. Pertanto, seguire tale regola semplice - non prendere mai nessuna decisione di sera e, in generale, parlare di sera/notte il meno possibile - renderà la vita molto più felice e ci farà sbarazzare di molti problemi e sventure. Non è un caso che tutto, in natura, dorma in queste ore. Alla fine della settimana può essere fatto un test – quale tipo di linguaggio abbia dominato durante la settimana. Se quello buono, è facile constatare come l'armonia e la felicità siano nella nostra vita. Se quello dettato dalla passione ed ignoranza, soprattutto, i risultati naturali saranno malattia, depressione ed infelicità.
Gratitudine – è un primo passo verso l’armonia e l’amore
Una regola importante - sbarazzarsi delle pretese. Il primo passo verso l'amore è la gratitudine. In questo mondo pochissime persone esprimono la loro gratitudine. Per la maggior parte, avanzano pretese - implicitamente o esplicitamente. Ma è importante ricordare che se non ringraziamo, cominciamo a criticare, esprimere pretese, e non sempre ne siamo addirittura consapevoli. Tutto ciò che facciamo senza amore, porta solo miseria e distruzione, a prescindere dal nobile aspetto che la nostra azione possa apparentemente avere. I Guru ci insegnano che in ogni momento ci stiamo avvicinando o allontanando da Dio. Ogni situazione è una lezione. E dobbiamo ringraziare Dio per ogni situazione nella quale ci troviamo, ogni occasione che abbiamo. Ogni secondo è rivolto al nostro insegnamento. Non appena in noi appare una pretesa, il nostro centro del cuore (anahata) si blocca. Le pretese si manifestano non solo a parole ma, in primo luogo, nel pensiero, nel tono, nello stile di comunicazione e di rispetto per la vita. E noi, come sempre, abbiamo una scelta: o aderire alla massa di persone e tuffarci in una vita infernale di recriminazioni e lamentele e di vivere col cuore chiuso, oppure abituarci a vedere in tutto la misericordia di Dio. Abituarsi ad aprire la bocca solo ringraziare, sapendo che possiamo sentire la vera felicità solo dando in segreto, disinteressatamente. Ed a noi sono state date così grandi opportunità in questo mondo, in questo nostro tempo ... Solo per questo val la pena ringraziare. Così proviamo da ora in poi, facciamo una promessa a noi stessi, che ci prenderemo cura del nostro linguaggio, e su tutti i livelli mireremo alla perfezione.
Questo articolo è un estratto dal libro di Rami Bleckt "10 passi verso la Felicità”
(tradotto da: paradisiverdi)
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Categoria: Filosofia e pensieri | Aggiunto da: paradisiverdi (31.01.2011)
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