Auroville, il
cui significato vero è "città dell'aurora",
fondata nel 1968 in una landa desolata, arsa dal sole e dalla salsedine,
nell'estremo sud dell'India, è sopravvissuta ai pregiudizi. A realizzarla
furono i discepoli del Maestro, filosofo e poeta indiano Sri Aurobindo morto nel
1950, i quali, sotto l'attenta guida della "Madre", al secolo Mirra Alfassa, compagna e
prima allieva del Maestro, hanno reso la città dell'aurora una specie di
paradiso in terra, una comunità metafisica, esperienza mistica, laboratorio
dello spirito, giardino dell'Eden... sono solo alcune delle tante definizioni
che la riguardano.
Sul finire degli anni '60 e l'inizio del decennio successivo, il viaggio in
India era diventato un punto di riferimento per tutta una generazione di "figli dei fiori", assai
pubblicizzato anche dai viaggi di personaggi del calibro dei Beatles,Rolling Stones, artisti e
scrittori di fama... Non è quindi escluso che costoro siano passati per
Auroville, la cui singolare architettura fu concepita da Roger Anger, 84 anni,
importante membro del consiglio di amministrazione dell'Auroville Foundation,
venuto a mancare di recente a Parigi, proprio nel momento (28 febbraio) in cui
si stanno per festeggiare i primi quarant'anni dell'eco-villaggio.
Oggi la città dell'aurora comprende un centinaio d'insediamenti sparsi su un
territorio di 20 chilometri quadrati, su cui vivono circa 1900 residenti,
provenienti da circa 40 nazioni diverse, per vivere insieme come una comunità.
In essa ha sede la più grande concentrazione di energie rinnovabili in India:
il suo fabbisogno energetico viene soddisfatto da una modernissima centrale
termica solare a cui si è aggiunto, di recente, un disco (o piatto) solare del
diametro di 15 metri che provvede al fabbisogno della cucina a vapore della
comunità. Quindi, organizzazione economica auto-sufficiente, con aziende
agricole integralmente biologiche (pannelli solari, energia eolica, caldaie
solari, cucine solari, impianti di biogas). Tutto immerso in un'immensa oasi di
verde, uno sterminato orto botanico in un paesaggio dall'atmosfera vagamente
francese, in forte contrasto con le asperità del Tamil Nadu, Stato dell'Unione
Indiana che affaccia sul Golfo del Bengala. Il luogo è circondato da una
foresta lussureggiante con milioni di alberi e piante, piena di animali,
serpenti cobra compresi... i quali, per fortuna, non toccano gli abitanti della
città... Si mormora, difatti, che il re dei serpenti
abbia fatto un patto con la Madre, scomparsa nel novembre del
1973... sotto la cui attenta guida e con l'aiuto dei discepoli del Maestro ha
gettato le fondamenta di quello che diventerà un luogo per la realizzazione di
comprensione internazionale, di pace e di unità nella diversità umana in base a
una scoperta interiore e la trasformazione della coscienza... come mostra la
via intrapresa dal Maestro.
Oggi Auroville è un “ecovillaggio”
a modello circolare con raggio di 1,25 chilometri suddiviso in settori, che
racchiude al suo interno persone di diverse nazionalità, provenienti da diversi
gruppi etnici, religiosi e culturali, che vivono e lavorano insieme in uno spirito
di rispetto reciproco e di collaborazione.
In memoria della sua fondatrice è stato approntato un
singolare luogo mistico, la cui costruzione, durata per più di tre decenni,
consiste in una cupola appiattita di 36 metri di diametro, che irradia la sua
energia per i giardini della Comunità, lungo linee di una galassia
architettonica. Si tratta di Matrimandir,
la gigantesca sfera metafisica dorata al cui interno c'è la spoglia sala di
meditazione con al centro un grande globo di vetro, illuminato da un raggio del
sole convogliato da un sistema di specchi. Accanto alla costruzione si
trova pure un anfiteatro.
Oltreciò, ad Auroville ci sono dipartimenti produttivi che si occupano
prevalentemente di agricoltura alternativa e di rimboschimento, ma anche uno
stabilimento che si dedica con successo alle ricerche di computers ed
elettronica, assieme ad ospedali e strutture mediche aperte al pubblico, che
hanno cambiato la vita e dato una speranza a più di ventimila famiglie tamil...
Insomma un eco-villaggio fuori dal nostro mondo abituato ad andare sempre
di corsa, un luogo dove sembra che la felicità
sia davvero "un prodotto garantito"
per tutta la vita... Beh... hai visto mai!
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