Le variazioni climatiche che stanno
caratterizzando la terra in questi ultimi anni potrebbero mandare in
tilt la natura. Gli esperti spiegano che il caldo record e la mancanza
di pioggia di quest'inverno (2007) hanno anticipato alcuni eventi
naturali tipici della stagione primaverile, le api regine hanno
ricominciato a deporre le uova mentre sui prati e sulle piante
compaiono fiori fuori stagione con mesi di anticipo rispetto alla
normalità con il conseguente rischio che nelle campagne si possa
ripetere il disastro del 2006 quanto tra caldo, siccità e maltempo
l'agricoltura ha subito danni per circa un miliardo di euro.L'allarme, lanciato dalla Coldiretti, non
interessa un'area limitata del nostro paese ma l'intero stivale: dalla
Liguria con le mimose e le ginestre già fiorite alle Marche dove nella
Valdaso e lungo la Riviera delle Palme i fiori stanno per sbocciare su
albicocchi e peschi, dai prati fioriti delle colline emiliane fino alla
Sicilia dove sono in fiore i mandorli dell'agrigentino.
La Coldiretti spiega che anche nel mondo
animale sono state riscontrate anomalie in quanto il clima tipicamente
primaverile ha alterato i normali cicli riproduttivi, per esempio, i
maiali che si trovano in allevamenti all'aperto hanno perso la
regolarità dei "calori". Quanto sta accadendo quest'inverno, da quando
si sono iniziati a registrare i dati relativi agli andamenti climatici,
è un evento raro che arriva dopo un 2006 che nel complesso è stato il
terzo anno più caldo mai registrato dalla stazione meteorologica di
Modena e addirittura il più caldo della storia negli Stati Uniti.
Le piante come albicocchi, susini e
mandorli si trovano in una fase di crescita che è tipica della
primavera, stanno per entrare in una fase che gli predisporrà alla
circolazione della linfa, purtroppo, se ora dovesse arrivare una gelata
potrebbe colpirle nel momento più critico con danni ingentissimi. E'
chiaro che i fiori che sbocciano adesso sono destinati, con
l'inevitabile abbassamento delle temperature, a cadere e a non produrre
frutti con la riduzione del potenziale produttivo delle piante in
primavera e raccolti ridotti.
Nella pianura padana il grano è già alto
15 - 20 centimetri ed è particolarmente vulnerabile ad un probabile
abbassamento della temperatura ma anche allo sviluppo di infezioni
fungine favorite dalle alte temperature. Per le mimose e gli altri
fiori come la ginestra il rischio è che la fioritura anticipata le
renda indisponibili per le ricorrenze tradizionali di San Valentino e
della Festa della donna dell'otto marzo.
Una situazione critica aggravata
soprattutto al nord dalla prolungata mancanza di acqua, con meno di un
terzo delle normali precipitazioni in novembre e dicembre, che
impedisce ai terreni il ripristino delle riserve idriche indispensabili
per i prossimi mesi quando le colture avranno bisogno di irrigazione.
Alcuni campanelli d'allarme della natura in tilt
Mimose e ginestre in fiore in Liguria: in anticipo di un mese
Susini e albicocchi fioriti nelle Marche: in anticipo di due mesi
Grano alto 20 cm nella pianura padana: i semi dovrebbero aver appena germinato
Api confuse e regine con uova: in riposo a proteggere la regina dal freddo
Mandorli in Fiore in Sicilia: in anticipo di un mese e mezzo
Primule sulle colline tosco-emiliane: in anticipo di due mesi
Animali da allevamento in amore: in anticipo rispetto alla primavera
Fonte: http://www.universonline.it/ |