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Ma che bello a piedi nubi sull'erbetta!
Fisiologie e metodiche dell’utilizzo di fattori naturali, quali il sole, l’aria e l’acqua, per irrobustire la salute, vengono studiati molto approfonditamente al giorno d’oggi.
Invece, per quanto riguarda il camminare scalzi, è molto raro riuscire a trovare qualcosa da leggere. Quasi impossibile, in verità. Questo sistema non è molto utilizzato, ne in educazione fisica e ne nella vita domestica.
E’ ovvio che il camminare scalzi non sia affatto una panacea e neanche questo metodo può avere la pretesa di risolvere indipendentemente alcuni problemi di natura fisica. Ma usarlo, insieme ad un regime di igiene, può aiutare una persona ad influenzare positivamente la propria salute.

“L’organismo di un uomo, - scrisse il più anziano dei fisiologi russi I. Pavlov – è un sistema autoregolatore di alto livello, che provvede a se stesso, ricostruendosi e migliorandosi”. Questa autoregolazione permette adattamenti dell’organismo ai vari cambiamenti nell’ambiente circostante. Un complicato sistema funzionale, insieme ai suoi analizzatori (organi dei sensi, pelle, ecc.), permette di percepire i mutamenti dentro e fuori e conduce “segnali di allarme” al sistema nervoso centrale che, immediatamente, aziona i suoi dispositivi protettivi per riequilibrare tutto l’organismo.
Un tipo di autoregolazione è la preservazione della temperatura interna dell’organismo, a prescindere dai cambiamenti ambientali. Segnali di caldo e freddo vengono percepiti con i cosiddetti termo ricettori tramite numerose terminazioni nervose specializzate che sono sparse su tutta la pelle. Il termo eccitamento evoca nei termo ricettori dei fenomeni elettrici, potenziale ricettorio d’azione che, per quanto riguarda l’aspetto  del salvare gli impulsi mira al centro di termoregolazione, situato nell’ipotalamo, zona subcorticale del cervello. Un segnale di freddo ricevuto dal sistema di termoregolazione istintivamente aziona il sistema di protezione che comincia a scindere sostanze energetiche ricche di fosforo, liberando una riserva di calore. Allo stesso tempo vengono azionati meccanismi che riducono i vasi periferici (la pelle diventa più pallida) ed i pori (la famosa “pelle d’oca”), l’organismo sta in qualche modo tentando di preservare il calore. Solo sistematicamente, influenzando direttamente i termo ricettori, è possibile ristabilire un normale lavoro dei meccanismi di termoregolazione ed ottenere una certa tempra.
E’ risaputo che una tempra è caratterizzata da aspetti sia generali che locali. Per esempio il viso di un uomo sopporta il freddo molto meglio del resto del corpo che, quasi costantemente, è ricoperto dagli indumenti. Questo fenomeno è bene illustrato da un avvenimento storico che fu riportato dal filosofo inglese John Locke:
“Un romano non molto robusto ed abituato al clima mite andò in visita a Scyth. Lo incontrò un cittadino mezzo nudo e che camminava scalzo. Il romano, tremante di freddo benché tutto coperto dalla testa ai piedi, gli chiese “come mai non ti stai congelando?”. Ottenne come risposta: “ed il tuo viso si sta congelando?”. Ottenuta risposta negativa il cittadino proseguì “tutto il mio corpo è come il tuo viso”.
Camminare scalzi è il modo principale per temprare i propri piedi. Una abbondanza di termo ricettori nei piedi ne rende condizioni particolarmente favorevoli.
Sono stati fatti esami complessi di gruppi che contenevano 250 persone ciascuno, persone di età tra i 17 ed i 70 anni. Ogni gruppo trascorreva un intero anno a temprarsi: durante le lezioni si camminava scalzi 2 volte a settimana, in natura e a casa. Nelle lezioni del secondo anno è stato introdotto qualche metodo rafforzativo come corse di 15 minuto a piedi nudi sul ghiaccio e neve in qualunque condizione atmosferica.
La metodica degli esami era la seguente: un piede di un esaminato veniva messo in acqua fredda (+4°C). Allo stesso tempo con un elettrometro semiconduttore veniva misurata la temperatura dell’altro piede. Pare che alle persone sottoposte al trattamento per più di un anno, mettendo un piede in acqua fredda, la temperatura dell’altro piede crescesse di 1-2°C e che rimanesse in quello stato fino a che l’altro piede rimaneva in acqua fredda (5 min). Ai principianti invece, facendo lo stesso esperimento, la temperatura cresceva solo di 0,5°C e non rimaneva così per molto, dopo una po’ precipitava bruscamente anche al di sotto della temperatura precedente.
Questo ci mostra che arrivando alla fine del trattamento si riesce ad avere una perfetta termoregolazione, senza guasti. Allo stesso tempo gente con un sistema termoregolatore non addestrato è più facilmente soggetta al raffreddore.
Il camminare scalzi ha anche rivelato altri particolari interessanti. Persone che hanno seguito il trattamento per un anno o più sono diventate immuni all’influenza. Anche in casi di diffuse epidemie, essi non si ammalavano.

Questo ci fa supporre che sotto l’influenza del temprazione vengono prodotte paradossali (per i giorni nostri) reazioni vascolari, durante il raffreddamento, i capillari non si restringono ma si allargano. Forse avete notato negli amanti dei bagni invernali che mentre entrano nell’acqua fredda la loro pelle non impallidisce ma comincia a diventare rossa. Inalando aria fredda i vasi della membrana muscosa delle vie respiratorie non si restringono ma anch’essi si allargano.
Il calore compensatorio attraverso i allargati insieme al sangue punta dritto al luogo del raffreddamento e sopraffa le attività virulente dell’influenza.

Quando si comincia l’attività di camminare a piedi scalzi, nel scegliere il suolo, bisogna considerare che superfici di forte temperatura e disturbanti il tatto come per esempio la sabbia che scotta o asfalto, la neve, il ghiaccio, le pietre appuntite, gli aghi di rami di conifere, pigne, ecc. danno un effetto molto agitante sul sistema nervoso. Invece, sabbia tiepida, erba soffice, polvere di strada, tappeti, ecc. danno un effetto calmante. Effetti intermedi sono dati da asfalto di temperatura neutra, terreno frastagliato, pavimento, erba bagnata, ecc. che agitano il sistema nervoso moderatamente.

Non bisogna mai dimenticarsi di rispettare l’igiene. Dopo ogni camminata a piedi nudi, bisogna lavarsi bene i piedi con acqua a temperatura ambiente (mai calda).

Dai dati della moderna ortopedia e della ginnastica curativa, risulta che camminare scalzi non offre solo prevenzione ma anche una cura contro alcuni tipi di deformazione del piede. Il più diffuso dei quali è quello de i piedi piatti.
In 90 casi su 100 si riscontrano i piedi piatti statici. Di solito il problema compare a causa di indebolimento o anomalie dell’apparato locomotore. Molto spesso un grosso carico su un piede lo provoca. E’ provato che indossare scarpe molto strette o con tacchi molto alti fa stare i piedi come inscatolati ed il lavoro dell’apparato locomotore viene alterato.
Privato di un carico naturale, l’apparato locomotore si atrofizza, comincia ad infiacchirsi e può, appunto, portare al problema dei piedi piatti.
Camminare scalzi sistematicamente su superfici instabili o suolo in rilievo fa contrarre i muscoli in modo riflesso, tenendo i muscoli della pianta del piede ed i pollici del piede in condizioni e tono naturali. I tendini e I legamenti si rinforzano. Prima di tutto è molto importante per i bambini, nei quali difetti dell’apparato locomotore sono facilmente riducibili col semplice camminare scalzi che garantisce loro una buona futura salute.
I metodi di rinvigorimento tramite l’aiuto del camminare scalzi, come tutte le forme di ginnastica terapeutica, hanno 2 regole d’oro: gradualità e sistematicità. Aumentate gradualmente la difficoltà e la durata del camminare scalzo, fatelo sistematicamente e riceverete energetica e strutturale autoregolazione, anche in avanzo (ipercompensazione)

Scienza e vita.


Categoria: Salute | Aggiunto da: paradisiverdi (29.08.2009)
Visto: 11192 | Comments: 4
Commenti in totale: 3
06.02.2012
3. rossae [Materiale]
specialmente ora che è invrno ed è freddo è molto piacevole a leggere delle cose come questa,grazie

27.01.2012
2. Kyleg [Materiale]
ma quante cose belle e semplici esistono nel mondo e noi neanche ce ne rendiamo conto

12.11.2011
1. SLT-A65 [Materiale]
Sito dolce , non mi ero imbattuto in un blog nelle mie ricerche ! Proseguire il lavoro fantastico !





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