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Basta circhi con animali. In arrivo una legge per fermare lo show! | 21:24 |
Mai più animali costretti a esibirsi nei circhi, a vivere in piccole gabbie, a subire addestramenti violenti e viaggi faticosi richiusi per ore nei container: questo l'obiettivo della proposta di legge che riguarda una serie di norme per la graduale dismissione dell'uso degli animali da parte dei circhi e per il sostegno allo spettacolo circense.
Basta spettacoli con gli animali La proposta è di Gabriella Giammanco (PdL) assieme al presidente della Lega anti-vivisezione, Gianluca Felicetti, e al presidente dell'Ente nazionale protezione animali, Carla Rocchi ed è stata accolta con favore anche dai politici dello schieramento opposto. "Non vogliamo la fine del circo" ma "il circo deve sapersi adeguare ai tempi, rispettando quei valori che una società civile vuole vengano rispettati". E l'amore per gli animali è proprio uno di questi valori diffusi nella società civile. Al contrario "il mancato rispetto da parte dei circhi della dignità, della libertà, della natura degli animali che sta conducendo l'attività circense verso un inesorabile declino". Dice la Giammanco: "La violenza a cui sono sottoposti gli animali del circo è continua. L'animale vive lontano dal suo habitat naturale, spesso bloccato da catene e rinchiuso in piccole gabbie, in orribili condizioni igieniche". E poi i continui trasferimenti a bordo di container e gli addestramenti che annientano la volontà dell'animale. Senza contare "le punizioni spietate a ogni piccolo sbaglio" conclude la politica del PdL. E il pubblico percepisce queste violenze e si disaffeziona allo spettacolo circense, tanto che oggi acrobati, domatori ed equilibristi campano solo con il sostegno dei finanziamenti pubblici. Obiettivo finale della proposta di legge sarebbe quello di destinare i finanziamenti del Fondo unico per lo spettacolo, al momento assegnati in base alla vecchia legge n.337 del 1968 ai circhi equestri, solo ai circhi, alle mostre e agli spettacoli itineranti che non utilizzano animali. Che lo spettacolo continui dunque, ma senza le belve feroci!
Una vita in catene Sconvolgenti i numeri della vita degli animali del circo in alcune tabelle pubblicati dal sito tradizioniviolente.org. Elefantessa: su 288 ore di osservazione costante, ha passato il 96,33% incatenata e il 3,67% negli spettacoli. Leoni e tigri: su 216 ore il 75% nei vagoni, il 23% nella gabbia per gli esercizi, il 2% negli spettacoli Orso bruno, su 14 giorni di osservazione, il 60% del tempo in un vagone, il 38% in un recinto e il 2% negli spettacoli.
Parlano i circensi Sul sito dell'Ente nazionale Circhi gli addetti ai lavori spiegano come si addestrano gli animali. Ne riportiamo un estratto: "L'addestramento circense moderno è basato su una forma di rispetto reciproco e di collaborazione tra uomo e animale, come confermato dai più insigni etologi, veterinari e direttori di zoo... Gli animali che si esibiscono sono nati in cattività da più generazioni e quindi hanno sviluppato un comportamento ed un’istintività diversi da quelli allo stato selvaggio... gli animali che si esibiscono nei circhi vengono ospitati in recinti e gabbie estensibili che vengono ampliate nelle occasioni di sosta sotto il controllo di veterinari. Durante gli spostamenti da una città all’altra agli animali viene consentito un regolare riposo e movimento garantendo condizioni di viaggio di assoluto rispetto delle specie ospitate... nell’addestramento moderno gli esercizi compiuti dagli animali si basano esclusivamente sui movimenti e le posizioni conformi alla loro natura e al loro istinto, quindi assolutamente privi di forzature... da tempo sono scomparse dagli spettacoli quelle esibizioni che umiliavano l’animale con un antropomorfismo di cattivo gusto".
Tratto da: notizie.virgilio.it
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Aggiunto da: paradisiverdi
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