Le ali delle farfalle e le foglie di molte piante possono ricevere le gocce di pioggia e di rugiada senza bagnarsi, trasformandole in perle d’acqua: perché allora non dipingere le pareti di case e palazzi con una vernice che abbia le stesse caratteristiche? Un prodotto del genere esiste già e tutte le informazioni sul suo conto si trovano sul sito AskNature. org, la prima banca dati online di biomimetica. La biomimetica è la disciplina che studia i processi biologici e biomeccanici naturali come fonte di ispirazione per il miglioramento di attività e tecnologie umane e AskNature (”chiedi alla natura”) raccoglie tutte le informazioni a riguardo, mettendole a disposizione di architetti, ingegneri, pittori e designer. La realizzazione è stata possibile grazie ad Autodesk, leader mondiale nella fornitura di software di progettazione innovativa, che ha creato un sito facile da consultare e ricco di immagini spettacolari. La banca dati online è infatti molto più di un archivio: disponibile in diverse lingue, permette a liberi professionisti e appassionati di attingere gratuitamente a un patrimonio costituito da miliardi di anni di evoluzione, suddiviso in categorie e accompagnato da illustrazioni. Lo studio di balani, gechi e altri animali capaci di camminare sulle pareti può essere infatti molto utile a chi ha intenzione di dedicarsi a un progetto che abbia queste caratteristiche. Questo non significa che, grazie ai consigli e alle illustrazioni disponibili, tutti saranno in grado di trasformarsi in supereroi, ma, come è sottolineato dal sito stesso, la natura offre da sempre soluzioni semplici e geniali ai nostri problemi.
Ci sono ad esempio mammiferi e uccelli capaci di contenere le vibrazioni e questa tecnica può essere studiata e applicata alla costruzione di edifici, e allo stesso modo può essere incredibilmente utile studiare il volo degli uccelli, che quando si spostano sono forti, leggeri e sempre eleganti, e le proprietà della pelle dello squalo (alla quale si sono ispirati ad esempio i progettisti della tuta del velocissimo nuotatore Michael Phelps). Il sito nasce da un progetto dell’Associazione Biomimesi, fondata da Janine Benyus, pioniera e una sostenitrice del movimento della “biomimicry” e autrice nel 1997 del libro “Biomimesi: innovazione ispirata dalla natura”. “Sono arrivata a coniare questo termine attraverso il mio lavoro di scrittrice di storia naturale - racconta - Avevo scritto cinque libri di storia naturale ed erano pieni di casi di adattamento di piante e animali davvero incredibili. In quelle pagine si parla del modo in cui gli organismi sono integrati al loro ambiente con straordinaria bellezza e raffinatezza, da quello in cui la balena è capace di tuffarsi a tanta profondità e quello in cui la rondine è capace di volare. Poi mi è venuto in mente: perché non cercare di emulare tutto questo?”. Dopo aver scritto il libro, la Benyus cominciò a ricevere telefonate incuriosite da parte di scienziati, ingegneri e architetti. Finché un giorno una ricercatrice dell’università del Montana la chiamò e le disse: “E’ questo che voglio fare nella vita. Posso venire a trovarla?”. Cominciarono così a organizzare workshops progettuali destinati ai progettisti di professione, insegnandogli come guardare al mondo naturale per trovare soluzioni pratiche. Dopo poco nacque il Biomimicry Institute. AskNature (che include le linee guida dell’associazione, motore di ricerca e social network) è un luogo dove innovatori e biologi possono incontrarsi, scambiarsi informazioni e fare progetti insieme: con oltre nove milioni di utenti tra architetti, designer e ingegneri provenienti da tutto il mondo, promette di sviluppare un nuovo concetto di design, capace di influenzare positivamente le decisioni progettuali. “Siamo fieri di essere sponsor di AskNature - spiega Lynelle Cameron, direttore Sustainability per Autodesk - è importante semplificare i processi decisionali che riguardano l’architettura sostenibile a offrire ai clienti il design intelligence necessario per prendere decisioni progettuali più funzionali, sia che si tratti di un edificio, di un treno, di una scarpa o di una città”. Sono sempre di più le realtà interessate alla biomimesi per la realizzazione dei propri progetti. Lo studio internazionale di architettura HOK, specializzato in pianificazione di edifici e complessi residenziali, sta ad esempio utilizzando la biomimesi per la costruzione di un complesso situato sul fianco di una collina vicino a Pune, in India. La stabilità del terreno rappresenta una vera e propria sfida in questa zona, a causa dei pendii ripidi e dell’alternanza tra periodi siccità e violenti monsoni. Per assicurare gli edifici al suolo, anziché perforare il terreno, il team sta tentando un approccio di tipo biomimetico, simulando il comportamento dalle radici di un albero per ancorarsi al terreno.
Fonte: http://natura.forpassion.net/ |