Dalla California arriva la notizia di un'inversione di
tendenza: quest'anno il numero di insetti sta di nuovo aumentando.
Questa primavera, di fronte ai miliardi di fiori in trepidante attesa
di essere deflorati, si sono inaspettatamente schierate intere
divisioni di operaie pronte a fare il loro dovere fino in fondo e a
salvare, così, il mondo, l'umanità, ma soprattutto il ricchissimo
mercato delle mandorle californiane. L'80 per cento delle mandorle di
tutto il mondo. Quest'anno tra miele e mandorle ci sarà da mangiare in
abbondanza. Per i produttori, per gli agronomi, ma non per gli
affitta-api. Questi ultimi da qualche anno facevano affari d'oro. La
California, con i suoi 700.000 ettari di terreno a mandorle, alla fine
non aveva api a sufficienza tra le proprie scorte naturali. Ecco allora
che importava api dal resto del paese con la stessa naturalezza con cui
importa manodopera messicana giunta attraverso i buchi della frontiera.
Un'arnia in affitto costava, nel 1995, 35 dollari con il suo carico di
lavoratrici stagionali, nel 2008 tra i 150 ed i 200. Si tornerà, pare,
verso i 35 dollari, ma la salvezza del mondo val bene il pianto di
questi caporali.
Sfortunatamente non abbiamo trovato notizie che riguardassero da vicino le nostre api italiane. In ogni caso, anche se le api sono tornate, non dobbiamo adagiarci sugli allori, perchè quello che è successo è un monito da considerare per cominciare a fare sempre meglio ed essere sempre più rispettosi dell'ambiente.
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