Invece le cose che abbiamo riportato negli articoli, quelle le abbiamo sperimentate tutte e non solo. Volevamo fare una specifica per il pane: non usiamo MAIfarina raffinata e lievito “tradizionale”. Se lo si deve fare così e mangiare un alimento senza apporti nutritivi particolari conviene andare dal fornaio (si sa che la farina raffinata è macinata e di conseguenza privata di tutti gli apporti nutrizionali del grano), le spese sono più o meno le stesse. Noi utilizziamo farina integrale, di riso, di kamut, di segale, di farro, ecc. Ma SEMPRE comunque integrale. Più lievito di birra da attivare (rileggete l’articolo sul pane!). O, in generale, qualunque tipo di lievito cosiddetto ecologico. Una precisazione: i lieviti ecologici vengono allevati su un terreno prodotto a partire da cereali e sono adatti alle persone allergiche al lievito, in quanto questo fenomeno è generalmente legato ai lieviti industriali per la permanenza nel prodotto finale di residui dello sostrato di melassa della produzione del lievito.

vorrei riuscire a produrre tutto il possibile, ma ci proverò quando andrò ad abitare da solo da altre parti..

Un 2010 di pace e serenità a tutti/e

Si prepara un letto di semina molto piccolo, 2-3 metri quadrati, o una linea di semina larga con largo anticipo prima dell'inverno e all'inizio primavera spargere circa 30 gr. di seme in una fila di 5 cm di larghezza e 7 metri di lunghezza. Non diradare affatto le piantine che nasceranno, il crescere così vicine le manterrà piccole. In tardo luglio estrarre le piante dalla terra prima che raggiungano i 2 cm di diametro. Più piccoli sono i bulbilli più grosse saranno le cipolle che ne usciranno l'anno seguente e meno possibilità ci saranno che la pianta monti a fiore. Ogni bulbillo che supera i 2,5 cm in diametro sarà buono per farci le cipolline in agrodolce, ma non da trapiantere. Si lasciano le cipolline al sole dopo che sono state levate dal terreno per 7-10 gg e poi si rimuove il gambo ormai secco. Si conservano fino a primavera seguente in un locale secco e ventilato, ma non esposto alla possibilità di gelo. A inizio primavera il trapianto: se il terreno è argilloso e duro si preme con delicatezza il bulbo sulla superficie, se è sabbioso lo si può premere un po' più profondo ma non da coprirlo di terra.