(tratto dalla rivista ucraina "Bit dobru" - liberamente tradotto come “Il bellissimo sarà” Supporto informativo per coloro uniti nell’idea di ecovillaggio)
Durante la mia vita in città, nel mio normale appartamento, mi sono spesso trovato a pensare alla vita in ecovillaggio, ed ho cominciato una ricerca di alternative ai cosiddetti “beni” cittadini. Per esempio, cucinare una semplice pappa (di grano saraceno, di frumento, di avena, di orzo perlato, ecc.) senza avere bisogno di gas, elettricità, senza bollire insomma. M’è venuta istantaneamente in mente mia zia, che immergeva i fagioli in acqua per tutta la notte in modo da non dover poi cuocere troppo la zuppa il giorno dopo (durante la notte i fagioli si gonfiavano e di conseguenza non avevano più bisogno di una lunga bollitura). Quindi mi è venuta l’idea di sperimentare la stessa tecnica applicata ai cereali. E non vi potete immaginare la sorpresa quando, dopo averlo lasciato in acqua, ho trovato il grano saraceno assolutamente pronto per essere consumato! Senza bollire mezzo secondo!
Vi dico subito che il sapore non m’ha entusiasmato affatto (di solito aggiungevo sale ed un po’ d’olio). Questa ne è la ragione: abitudine. Successivamente sono diventato crudista ed ho rinunciato ad a sale e zucchero. Questo mi ha anche fatto cominciare ad apprezzare le mie zuppe, ed anche molto! Questo perché diventando crudista ho cominciato a sentire i sapori in maniera molto vivida. Quando consumiamo del cibo salato o, in genere, condito, spesso e volentieri il vero sapore delle verdure o dei cereali rimane offuscato.
Durante i miei esperimenti ho annotato una tabella del tempo che ci vuole per “cucinare” i vari cereali:
Cereali
| Tempo minimo a bagno ( in acqua fredda) | Grano saraceno | 1 ora
| Frumento (grano) | 30 minuti
| Segale | 12 ore
| Avena
| 4 ore
| Orzo
| 2 ore
| Riso
| 70 ore
| Fiocchi di segale, avena, frumento (grano) | 5-10 minuti
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Come si può notare nella tabella, il riso è l’osso più duro. C’è, inoltre, un particolare degno di nota: il riso lasciato a bagno è in grado di pulire, di levare la patina sui denti. Il riso bollito, invece, ha un effetto contrario. Vorrei soffermarmi un pochino di più sul grano saraceno. Quello che acquistiamo in un negozio (di color marrone) è FRITTO. Dai semi viene levato meccanicamente l’involucro e risultano di un colore verde e con un sapore che non ha niente a che fare col grano saraceno del negozio. Ora provate a immaginare: comprate grano saraceno fritto, lo bollite (per non parlare del fatto che se rimane viene riscaldato) e come risultato state mangiando un grano saraceno “ucciso” 2 volte! I cereali preparati come vi ho descritto mantengono la loro vitalità, li potete anche far germogliare e vi forniranno tutti gli elementi senza perdere nulla per strada. Non possiamo vantarci invece di quelli bolliti: la lavorazione termale ne uccide una gran parte. La tabella riportata qui sopra è valida solo in una temperatura non inferiore a +1°C. Se doveste lasciare, durante l’inverno, i vostri cereali in ammollo di fuori o in cantina, l’acqua si congelerebbe semplicemente.
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