Al suo
centoquattresimo anno di vita, a San Pietroburgo è morto Fedor Uglov, docente
universitario dell’Accademia Russa delle Scienze Mediche, brillante chirurgo e
uomo sociale, vincitore del premio Lenin (1961), un membro dell’associazione
scrittori di Russia. E’ stato inserito nel libro dei Guinness come il più
anziano chirurgo praticante esistente.
Fedor Uglov
è rimasto un chirurgo praticante fino ai suoi ultimi giorni di vita, per più di
3/4 di secolo della sua pratica medica ha salvate tante vite ed i principi e
metodi curativi da lui elaborati sono largamente utilizzati dai medici di tutto
il mondo.
Non meno
popolarità Uglov guadagnò tramite la sua propaganda di un slautare modo di
vivere, fu creatore e leader della “Unione per combattere per la sobrietà del
popolo”.
Tutta la sua
lunga e sorprendente vita. Lui, il figlio della terra di Irkytsk, sopravvisse
l’assedio di Leningrado, basato sul principio fondamentale da lui stesso
formulato: “Ama la Patria. Proteggila.
I senza patria non vivono una lunga vita”. Ora queste
parole possono essere considerate un testamento per tutti noi. I segreti della sua longevità che questo
straordinario medico ci ha tramandato sono semplici. Ovvero moderazione nel
cibo (“dobbiamo alzarci dalla tavola avendo ancora un po’ fame”), sobrietà
(“mai portare alcol alla bocca”), virtù (“dobbiamo fare del bene alla gente e
mai aspettarci lo stesso in cambio”), lavorismo (ha continuato a visitare la
gente nel reparto di chirurgia).
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